Una vera gemma sul Mediterraneo arroccata sopra il mare blu turchese, offre magnifiche viste lungo la costa ionica, mentre la spettacolare collina sopra di essa è costellata di architettura medievale. Non si può che rimanere assolutamente incantati dall’immensa bellezza di questo luogo.
La spiaggia di Giardini Naxos è una delle località balneari più importanti e frequentate della Sicilia. Si estende per circa 4 km a sud di Taormina, da capo Schisò a Capo Taormina. Lungo il litorale si alternano spiagge libere a spiagge attrezzate con stabilimenti balneari e ristoranti. Il tipo di arenile varia in base alla zona.
Nell’area di Recanati, a sud, la spiaggia è in parte sabbiosa e in parte a ciottoli. Procedendo verso nord si incontra la spiaggia di Schisò, molto frequentata in estate dai turisti, che è composta da fine sabbia dorata e circondata dalla verde macchia mediterranea. Subito dopo si trova la spiaggia di San Giovanni formata da sabbia grigia fine e, infine, Porticciolo Saja, una zona in cui si trovano diverse calette sabbiose fra gli affascinanti scogli di formazione lavica. Le acque che bagnano la costa di Giardini Naxos sono pulite e azzurre e vantano dei meravigliosi fondali alti e trasparenti già a pochi metri dalla riva.
L’Isola Bella di Taormina è collegata alla terraferma da una lingua di sabbia e fu così chiamato dal barone Wilhelm von Gloeden, un aristocratico tedesco vissuto a Taormina tra l’Ottocento ed il Novecento. Si deve al barone Wilhelm von Gloeden la diffusione della bellezza di Taormina grazie ai suoi capolavori fotografici, anche se passò alla storia come il fotografo dello scandalo, infatti, viene ricordato come l’artista che diede a Taormina un volto eroticobucolico.
Per i visitatori è possibile raggiungere la Riserva dell’isolotto in due modi da via Pirandello, poco fuori Porta Messina, a piedi percorrendo un sentiero che parte dal belvedere Isola Bella e giunge all’ingresso della Riserva, oppure si può usufruire della funivia comunale fino alla spiaggia di Mazzarò e proseguendo da lì per 200 metri sulla strada statale.
La commistione di vegetazione tipica della macchia mediterranea e piante esotiche si deve all’antica proprietaria, Lady Trevelyn che, sfruttando la sua passione per le piante, impiantò sull’isolotto delle piante tropicali di assoluto valore che, mischiandosi con la vegetazione mediterranea, creano, ad oggi,uni scenario unico al mondo.
E’ possibile ammirare una rigogliosa vegetazione e godere delle diverse sfumature di colori e profumi della natura.
L’Isola Bella fu donata al Comune di Taormina da Ferdinando I di Borbone intorno al 1806. L’isola fu acquistata intorno al 1890 da una ricca nobildonna inglese, Florence Trevelyan che fu esiliata in Sicilia dalla regina d’Inghilterra Vittoria perchè amante del cugino e futuro re Edoardo VII. A Taormina, Florence Trevelyan sposerà poi il chirurgo taorminese prof. Salvatore Cacciola. Alla morte di Lady Treveylan e del marito, l’isolotto andò in eredità al nipote e avvocato Cesare Acrosso che lo vendette alla famiglia Lo Turco. Nel 1954 l’Isola Bella venne acquistata dalla famiglia Bosurgi di Messina, proprietaria della Sanderson, un’importante azienda di trasformazione degli agrumi. Nel 1982 il fallimento della Sanderson provocò la vendita all’asta dei beni della famiglia Bosurgi, così anche l’Isola Bella fu venduta. Nel 1990 venne poi acquistata dall’Assessorato dei Beni Culturali e nel 1998 l’isola fu dichiarata riserva naturale passando sotto la gestione del WWF prima e del Cutgana poi che, ad oggi, contribuiscono a far rimanere questo posto un angolo di paradiso.
Posto a 420 m. sul livello del mare sulle falde del monte Sant'Elia, domina la valle d'Agrò e rappresenta un punto di riferimento per il turismo culturale, artistico architettonico e naturalistico. Il panorama che da esso si gode va dalla cima del'Etna, la costa Ionica e la costa della Calabria nella Stretto di Messina. Il suo territorio è 33,36 Kmq, per questo è ritenuto uno dei paesi più vasti della Sicilia orientale.
Castelmola è un grazioso paesino che domina Taormina dall’alto. Si tratta di un delizioso borgo medievale, una sorta di luogo in cui il tempo pare essersi fermato. Curatissimo in ogni dettaglio e lontano dall’idea della sfrenata modernità. I suoi sedici chilometri quadrati di estensione sul territorio offrono la possibilità di ammirare e godere di diversi percorsi naturalistici che, un tempo, costituivano le uniche vie d’accesso e di comunicazione per il borgo. Oltre alla via dei Saraceni, sono stati recuperati diversi percorsi da godere lento pede, basti pensare alle cosiddette Scalazze, costruite per ordine di Lady Florence Trevelyan. Questi percorsi conducono fino a monte Venere, la cima più alta del comprensorio che offre un belvedere senza eguali; qui la fitta macchia mediterranea si fa casa per rapaci di ogni genere e teatro naturale per gli amanti del birdwatching. Castelmola è un gioiello naturale, uno scrigno dal patrimonio storico inestimabile per bellezza e retaggio culturale, ma, soprattutto, teatro di feste religiose suggestive, come per esempio la festa dedicata al patrono S. Giorgio che coinvolge la cittadina ogni 23 Aprile tra rituali, spettacoli di intrattenimento ed una fiera che si snoda lungo tutta la strada d’accesso al borgo.
Questi giganti della natura siciliana, sono una formazione di basalto vulcanico, consumato dal fiume che ha intagliato un canale mozzafiato lungo circa 6 km e largo 6, che tra riflessi straordinari e luccichii dell’acqua sulle pareti nere di pietra lavica, lascerà stupiti anche i visitatori più esigenti.
Non fermatevi alle apparenze, le Gole dell’Alcantara, conosciute anche come “Gole di Larderia”, rientrano tra i luoghi più belli della terra sicula!
Circa l’origine di queste gole, ci sono diverse teorie, tra cui eventi sismici di elevata intensità, ma la terra sicula sa sempre come stupirci!
Anche questa volta la Sicilia ha saputo sbalordire, regalandoci una struggente leggenda, legata alla disonestà di un contadino, che a causa dei suoi comportamenti scatenò l’ira degli Dei, nella notte dei tempi, dando vita ad un’eruzione vulcanica immane.
Si presenta come la principale attrattiva della Valle Alcantara, il Parco Botanico e Geologico Gole Alcantara, a cavallo fra la città di Messina e Catania, la meta ideale per chi ha voglia di un crazy moment in totale stile siculo!
Un sentiero naturalistico indimenticabile, dove oltre alle meravigliose “gole” potrete immergervi nella natura incontaminata, raggiungendo in pochi minuti la Sorgente di Venere lungo il corso del fiume, dalla quale sarà possibile ammirare incantevoli pareti di basalto che scendono verso il fondo, capaci di regalare spettacolari quadri naturali irripetibili, che da lì a poco condurranno i visitatori in una spiaggetta incredibile, intinta completamente nella macchia mediterranea.
La bellezza di questo posto vi lascerà sorpresi e increduli, tanto da farvi sentire molto piccoli dinanzi alla potenza di “madre natura”!
Etna Si tratta infatti di uno dei più attivi vulcani del mondo,più alti del mondo, ed è entrato a far parte della world Heritage List dell'Unesco nel giugno del 2013.
L'Etna rappresenta un laboratorio naturale scientifico terrestre sulle aree vulcaniche e la sua intensa attività è osservata e raccontata sin dai tempi classici. Se ne scrive infatti da circa 2.700 anni e questo rappresenta per l'Unesco "uno dei più documentati record mondiali nel campo dei vulcani" Monte Etna “I crateri, le ceneri, le colate di lava, le grotte di lava e la depressione della valle del Bove, fanno del monte Etna una destinazione privilegiata e un importante centro di ricerca internazionale con una lunga storia di influenza sulla vulcanologia, la geologia e altre discipline di scienza della terra” inoltre “la sua notorietà, la sua importanza scientifica, i suoi valori culturali e pedagogici sono di importanza mondiale". Queste le motivazioni che hanno indotto l'Unesco a fare del vulcano siciliano un patrimonio mondiale.
Secoli e secoli di eruzioni hanno modificato il paesaggio circostante, trasformando la flora e la fauna mediterranea tipica della Sicilia in un ambiente suggestivo quasi lunare. Un ambiente tutelato da un vasto parco naturale, il parco naturale dell'Etna, istituito nel 1987.
Il parco e lo stesso vulcano sono visitabili grazie a numerosi sentieri naturalistici, aperti a tutti. Inoltre il vulcano presenta diverse bocche sparse a varie altitudini, prodotte dalle varie eruzioni nel tempo, di facile accesso da parte dei visitatori e dei ricercatori e nelle quali vengono effettuate escursioni. Oltre quindi agli studiosi che ormai lo conoscono e lo studiano da anni, l'Etna rappresenta una meta interessante anche per i turisti che hanno un motivo in più per visitare la Sicilia e la bellissima provincia di Catania, in cui sorge il vulcano.
Un legame indissolubile quello tra Catania e l’Etna: il vulcano domina la città dall'alto e ridisegna il panorama e il paesaggio.
Un paesaggio vasto e vario che va dalla fascia costiera affacciata sulle acque dello Ionio, alle vaste campagne interrotte da agrumeti e vigneti, dai fitti boschi di castagni e querce alla natura più brulla e quasi lunare pian piano che ci avvicina alla vetta dell'Etna, da cui si gode di uno spettacolare panorama sulla Sicilia, fino all'isola di Malta.
Di notte poi, quando il vulcano è in eruzione, la vista sull'Etna è particolarmente suggestiva: l'impressionante fiume di lava che scorre lentamente lungo le pareti del monte e gli zampilli che ne fuoriescono a illuminare il cielo sono uno spettacolo unico e imperdibile.
Simbolo della Sicilia, l’Etna è una tappa fondamentale per chi visita questa magnifica terra, e d’inverno, quando la neve ricopre l’intero paesaggio, diventa anche un’attrezzatissima meta sciistica.
Da non perdere
All'interno dell'area protetta del Parco dell'Etna, da non perdere la Valle del Bove (depressione vulcanica), un'enorme conca sul versante orientale del vulcano, le cui pareti, alte fino a 1000 metri, sono incise da profondi canyon e la Grotta del Gelo, una imponente cavità vulcanica in cui si è formato un ghiacciaio perenne.
Interessanti anche le Grotte dell’Alcantara, formatesi nel corso dei secoli grazie all’azione erosiva delle fredde acque dell’omonimo fiume, che si può ripercorrere legati con delle funi gli uni agli altri.
Talmente caratteristica da ispirare le odi di Omero per la sua Odissea, Acitrezza è frazione di Acicastello e piccolo borgo peschereccio assai ammaliante. Il panorama è dominato dagli 8 faraglioni, i costoni lavici formatesi prima dell’Etna.
Secondo il mito dell’Odissea raccontato da Omero fu il ciclope Polifemo a scagliare contro le imbarcazioni di Ulisse i grandi massi. Acitrezza ospitò anche l’ambientazione del romanzo dei Malavoglia di Giovanni Verga, principale esponente del Verismo italiano. Oggi è ancora presente la Casa del Nespolo, dimora in cui l’umile famiglia di pescatori alloggiava.
L’area marina protetta Isole dei Ciclopi è stata istituita da circa dieci anni per salvaguardare l’ambiente marino e le specie che lo popolano. Corre da Acitrezza fino alla zona Cannizzaro, coprendo una superficie complessiva di 659 ettari, all’interno della quale si trovano anche i famosi faraglioni.
Sia la fauna che la flora marina ne stanno ampiamente godendo: è possibile effettuare immersioni guidate all’interno della Riserva per poter ammirare lo spettacolo dell’ambiente naturale, contraddistinto dagli effetti vulcanici sotto il livello dell’acqua, oltre a caratteristici esemplari di fauna marina e oltre 300 tipi di alghe diverse, dalle rosse alle verdi fino alle brune.
Per chi è amante del pesce, Capomulini, a pochi chilometri da Acitrezza, è un piccolo borgo marinaro che offre una serie di ristoranti specializzati nella cucina a base di pesce. Per chi ne è appassionato vale la pena provare. Per chi non lo fosse, è sicuramente una buona occasione per diventarlo!
Sia Acicastello che Acitrezza accolgono decine di migliaia di turisti, oltre ai buongustai della zona, non solo durante il periodo estivo ma un pò tutto l’anno. La brezza marina che si gode, oltre allo scenografico castello e i faraglioni di Acitrezza sono il luogo preferito di migliaia di persone durante le belle serate siciliane.
Qui prendono posto alcuni dei migliori ristoranti in assoluto in Sicilia. Per i più giovani, le serate sono animate da discoteche sul mare e da club, dove è possibile bere e ballare le hit dell’estate.
Ma le serate possono essere anche un po’ più tranquille: prendere un bel gelato e passeggiare presso il lungomare durante le notti di luna piena, ascoltando il mare che accarezza gli scogli, è l’atmosfera ideale per gli innamorati.
Situata ai piedi del suggestivo Monte Etna che con le sue eruzioni spesso le regala un fascino particolare, Catania, affacciata sul mar Ionio, è una splendida città d’arte, esempio indiscusso del barocco siciliano e per questo patrimonio Unesco insieme alle altre città.
S Y C I L I A A P A R T M E N T ****